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Ai confini tra Torreselle e Casacorba sorge da vistose polle d’acqua che gorgogliano in mezzo alla sabbia, il fiume Sile ovvero il fiume di risorgiva più grande d’Europa cantato da dante nel IX canto del paradiso. Nella sua maestosità attraversa silente gran parte del territorio della Marca “gioiosa et amorosa”, come fu definita fin dal medioevo, giungendo nella sua piena maestosità ad attraversare il centro storico di Treviso. Nel gennaio 1991 è stato istituito il Parco Regionale Veneto del fiume Sile. Si tratta del primo Parco naturale comprendente un ambito fluviale a completa estensione regionale. Con l'istituzione del Parco si è voluto evidenziare il principio di tutela di un'area che, nonostante i molteplici interventi dell'uomo, mantiene in vita un assetto naturale molto vario nelle sue componenti floro-faunistiche. Il Sile, infatti, presenta ancora ambienti naturali che seppur limitati nello spazio, hanno conservato molte specie altrove scomparse oppure in serio rischio di estinzione. Sempre lungo le rive del fiume, a causa del fenomeno delle risorgive che abbassano la temperatura media delle acque, si rinvengono specie animali (farfalle, coleotteri ed altri insetti) e vegetali (bucaneve, campanellino maggiore) che costituiscono dei dealpinismi, ossia delle specie che normalmente crescono a quote più elevate caratterizzate da temperature medie inferiori a quelle della pianura dove scorre il Sile. Un altro fattore che aumenta l'importanza naturale del Sile, è costituito dal fatto che il fiume attraversa una campagna coltivata con sistemi moderni che hanno modificato gran parte dell'assetto naturale del territorio.
Il parco del Sile lo si può visitare entrando dalla ciclabile di via Casera a Torreselle di Piombino Dese